Con "Ovvero", l’ultima produzione poetica di Lino Angiuli (edito da Nino Aragno), si sono conclusi “I Salotti Letterari”, un’iniziativa di promozione letteraria itinerante ideata dall’associazione nocese de “I presidi del libro”.

Durante la serata di presentazione, lo scorso 8 luglio presso il Chiostro di San Domenico, sono intervenuti a dialogare con l’autore Vittorino Curci (poeta, musicista e pittore) e il prof. Daniele Maria Pegorari (docente di italianistica, presso l’ “Università degli studi Aldo Moro di Bari”). Le letture sono state affidate all’interpretazione magistrale di Lino di Turi, attore e scrittore.

“Ovvero è soprattutto una grande miniera di immagini” - ha spiegato Vittorino Curci alludendo al potenziale evocativo della raccolta - “Ho colto influenze diverse nella sua poetica, dai crepuscolari Palazzeschi e Gozzano alla lezione surrealista di Bodini”. Più in generale, Curci ha concluso sottolineando come anche al lettore meno forte, la lettura delle poesie risulti piacevole e non particolarmente complessa.

Profondo conoscitore della produzione "angiuliana" è il prof. Pegorari che ha indagato i componimenti dal punto di vista metrico-formale. Lo studio, in questo senso, è facilitato dalla suddivisione in sezioni. Grande risalto è stato dato, invece, allo sperimentalismo linguistico, che annovera al suo interno anche forme dialettali. Lino Angiuli racconta il suo sud e i suoi sud passando da toni ironici e derisori ad espressioni di aperta condanna e sdegno politico. Il tessuto poetico ben si presta alla resa interpretativa; particolarmente esemplare quella proposta durante la serata, dallo stesso Angiuli affiancato dal collega Lino di Turi. Una resa a due voci, intrigante e coinvolgente, che ha tenuto ben desta l’attenzione del pubblico, intervenuto numeroso per l’occasione.

A margine della serata, Lino Angiuli ha fatto dono alla cittadina nocese, sempre lieta di ospitarlo, di un componimento dedicato a “Barsento”, uno dei siti a suo avviso più suggestivi della Puglia.